ANCHE IL VENETO VERSO LA RIFORMA DELLE IPAB

Un tavolo regionale con i rappresentanti sindacali della Funzione pubblica per studiare insieme l’impatto della riforma delle Ipab su dipendenti, assistiti e familiari”. E’ quanto ha promesso l’assessore al sociale Manuela Lanzarin incontrando oggi, a palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, una delegazione dei dipendenti dell’Ipab padovana “Luigi Configliachi”, storico istituto pubblico di assistenza per minorati della vista e anziani. Ai rappresentanti dei dipendenti del Configliachi-Breda, preoccupati per l’ipotesi di trasformare l’Ipab in fondazione, l’assessore regionale ha assicurato massima attenzione a tutti gli aspetti del processo di riforma legislativa delle Ipab, attualmente al vaglio della commissione Sanità del Consiglio regionale.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore, sintetizzando le finalità della riforma – è di salvaguardare il grande patrimonio degli enti assistenziali di cui è ricco il Veneto e renderne la gestione efficiente e competitiva, nel rispetto delle finalità sociali per cui queste istituzioni assistenziali sono nate. Al centro della riforma ci sono le persone assistite e la qualità dei servizi, alle quali non intendiamo derogare in alcun modo”.

“Se questa è la nostra comune stella polare – è stato il messaggio finale dell’assessore alla rappresentanza sindacale e ai consiglieri regionali presenti – riusciremo a scrivere insieme anche i passaggi più delicati del necessario processo di trasformazione giuridica e gestionale, nel rispetto della professionalità degli operatori e delle esigenze degli assistiti. Teniamo conto che le Ipab, come istituzione, sono codificate da una legge del 1890, che porta il nome dell’allora presidente del Consiglio Francesco Crispi. A distanza di 135 anni è necessario e doveroso porre mano a quelle regole per assicurare sostenibilità a queste importanti istituzioni e salvaguardare i principi dell’equità e della giustizia sociale”.