REGIONE LAZIO: AL VIA ESAME IN AULA DELLA PROPOSTA DI RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI

Iniziato oggi in Aula, con l’intervento dell’assessore alle Politiche sociali Rita Visini, l’iter della proposta di legge n. 88 del 2013, di riforma dei servizi sociali. Nata dall’esigenza di adeguare il welfare laziale alla legge quadro nazionale sulle politiche sociali, la 328 del 13 novembre del 2000 – adeguamento tentato per due volte nelle legislature precedenti – la proposta, di iniziativa di Giunta vuole mettere “fine a un ritardo che non è solo una questione di principio, ma un ostacolo vero al miglior funzionamento possibile della rete dei servizi e degli interventi sociali nel Lazio”.

“Il welfare del Lazio – ha detto sempre Visini – potrà diventare un welfare plurale, aperto, nel quale istituzioni, terzo settore e associazionismo cooperano in un sistema pubblico integrato fondato seriamente sul principio di sussidiarietà fissato nell’articolo 118 della Costituzione”. Riassumendone il contenuto, l’assessore ha detto che i servizi e gli interventi previsti da questa normativa sono tesi a concretizzare l’impegno costituzionale a rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione dei cittadini alla vita sociale ed economica del Paese. L’assessore ha quindi descritto in maniera puntuale i contenuti della proposta, costituita da 71 articoli e sulla quale pendono 764 richieste di modifica sotto forma di emendamenti, presentati in gran parte dalle opposizioni.

Il presidente della commissione Politiche sociali Rodolfo Lena è intervenuto subito dopo, dicendo che il testo che oggi si inizia a esaminare è stato approvato a larga maggioranza in commissione il 5 luglio scorso e interviene, di fatto abrogandola, sulla legge regionale sui servizi sociali del 1996. Ciò si è reso possibile grazie a un processo lungo tre anni, nei quali la partecipazione è stata la cifra ricorrente delle audizioni e sedute della commissione competente, svoltesi spesso in un clima collaborativo con la minoranza, dalle quali sono stati accolti molti emendamenti, compresi quelli delle opposizioni non presenti in commissione. Un lavoro che è entrato nel merito specifico delle questioni importanti, ha detto Lena, come quella del cohousing, quella della genitorialità ed altre. Ma “il tema vero è quello dell’erogazione associata dei servizi”, ha proseguito, che deve permettere di razionalizzare efficienza e costi dei servizi. Ringraziando per il lavoro svolto la commissione, l’assessore Visini e gli uffici di Consiglio e di Giunta, Lena ha espresso la sua soddisfazione per il testo in esame, “ancora migliore di quello presentato a inizio legislatura”.